Direttore
Dott.ssa Carla Magni
ca.magni@asst-lecco.it
Lecco: 0341.489305
Merate: 039.5916591-474
Direttore
Dott.ssa Carla Magni
ca.magni@asst-lecco.it
Lecco: 0341.489305
Merate: 039.5916591-474
La Breast Uniti dell’ASST di Lecco è accreditata da Regione Lombardia.
Il Centro tratta oltre 350 casi di neoplasie mammarie ogni anno, oltre alla patologia benigna.
L’attività clinica si articola secondo un “percorso diagnostico terapeutico assistenziale del carcinoma mammario (PDTA)” seguendo un’attività multidisciplinare in collaborazione con i Colleghi di altre Specialità mediche (Radiologia, Anatomia Patologica, Radioterapia, Oncologia, Genetica Medica, Psiconcologia) nell’ambito del Meeting Multidisciplinare settimanale nelle fasi decisionali diagnostiche e terapeutiche per fornire il miglior trattamento possibile ad ogni singolo paziente.
Inoltre i pazienti vengono poi presi in carico dell’infermiera Case Manager con una particolare sensibilità verso l’aspetto umano della malattia. Grande attenzione è posta all’aspetto estetico-ricostruttivo, grazie ad una fattiva collaborazione con l’Unità di Chirurgia Plastica.
Il chirurgo senologo esegue le visite senologiche di diagnosi e indica il percorso chirurgico da seguire, oppure avvia a una discussione con i colleghi di Senologia Medica per un trattamento preoperatorio con farmaci, inoltre gestisce in collaborazione con l’oncologo il follow-up delle pazienti operate per tumore al seno.
Quando il tumore non è palpabile (microcalcificazioni o noduli molto piccoli) è necessario usare tecniche di localizzazione per evitare errori e asportazioni non necessarie di tessuto sano: la ROLL (radioguided occult lesion localization – localizzazione radioguidata di lesioni occulte) è solitamente la tecnica più usata in tutto il Mondo con i migliori risultati, ma talvolta è possibile effettuare solo un “repere cutaneo”, cioè un disegno sulla pelle in corrispondenza della parte da operare.
La chirurgia per tumore al seno si associa a chirurgia per l’analisi dei linfonodi nell’ascella: la tecnica più diffusa è la biopsia del linfonodo sentinella che preleva il primo linfonodo che riceve la linfa dall’area del seno affetta da tumore. Tale linfonodo spesso viene esaminato nel corso dell’intervento.
Quando è necessaria la mastectomia, nella maggioranza dei casi si effettua la ricostruzione immediata con tecniche che dipendono dalla singola situazione: la cooperazione tra senologi e chirurghi plastico-ricostruttivi consente di ottenere la migliore estetica dopo un intervento al seno.
L’intervento mammario conservativo e, più raramente, la mastectomia possono essere seguiti da radioterapia.
La mastectomia “nipple-sparing” è una tecnica chirurgica. Questo intervento permette di rimuovere la ghiandola mammaria conservando interamente l’involucro esterno (cute e capezzolo) e di preservare al massimo l’integrità dell’immagine femminile. Le indagini radiologiche di diagnosi precoce hanno l’obiettivo di effettuare e idealmente identificare lesioni in cui la degenerazione neoplastica non ha ancora assunto le caratteristiche di malignità.
È inoltre offerto un percorso di valutazione del rischio genetico per le persone che ne abbiano i requisiti
Importante è la collaborazione con le Associazioni di Volontariato quali ANDOS, Faresalute e Cancro Primo Aiuto che offrono supporto ai pazienti con diverse iniziative