Questa prima tappa ha costituito l’avvio di un progetto sistematico e analitico in cui ogni funzione via via inclusa nell’iter di certificazione ha realizzato innanzi tutto un maggior ordine nella organizzazione interna attraverso la redazione di procedure, linee guida e istruzioni operative scritte, il controllo della modulistica nonché l’identificazione di obiettivi, standard e indicatori di processo, l’adozione di verifiche periodiche interne, il controllo sistematico delle apparecchiature, la formulazione di piani di miglioramento e di formazione. Nel dicembre 2002 l’Azienda Ospedaliera di Lecco ha raggiunto globalmente la quota del 75% circa delle funzioni sanitarie certificate secondo la vecchia norma. L’anno 2003 ha rappresentato per l’Azienda Ospedaliera il momento di un forte cambiamento strategico non solo per il progetto di certificazione ma anche per la gestione, progettazione, pianificazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie e non. In effetti la nuova direzione aziendale non ha ritenuto opportuno né efficace anche per le motivazioni sopra riportate, proseguire con la certificazione delle singole unità operative mancanti all’appello, forte del fatto che nel dicembre di quell’anno i certificati emessi secondo la norma del ’94 perdevano validità e pertanto, per conservare la certificazione, occorreva convertire il sistema di gestione per la qualità ai riferimenti normativi della Vision 2000. L’applicazione della nuova norma ha comportato l’identificazione puntuale dei processi, l’analisi e razionalizzazione di questi attraverso il rilevamento delle fasi e attività critiche, quindi l’assegnazione di ruoli e responsabilità e infine la verifica dei risultati attraverso i processi di misurazione e controllo quali l’attività di audit di processo, l’audit clinico, la rilevazione della customer, l’analisi della reportistica, audit multidisciplinari sulle segnalazioni di rischio e altre procedure. L’approccio sistemico attuato nell’AO di Lecco è di fatto coinciso con il processo di riorganizzazione aziendale in atto in quei mesi e anche per questo fortemente sostenuto dalla direzione strategica. I nove dipartimenti sanitari creati in maniera trasversale nei tre Presidi ospedalieri sono stati tutti progressivamente coinvolti nell’iter di certificazione. L’ente di certificazione DNV nel dicembre del 2003 ha verificato il sistema di gestione per la qualità attuato nell’AO di Lecco sottolineando come la strada intrapresa fosse “quella giusta”: l’alta direzione aveva dato l’avvio a una gestione integrata ed efficace di tutti gli aspetti gestionali, della cura e dell’assistenza sanitaria.
Il 26 ottobre 2004 l’Azienda Ospedaliera di Lecco riceve, prima in Italia, il certificato di conformità alla norma Vision 2000 per tutti i dipartimenti, poliambulatori e processi presenti nei tre Presidi aziendali.
Da quella data, ogni anno l’ente di certificazione ha verificato e confermato la validità e l’adeguatezza del sistema di gestione per la qualità dell’AO di Lecco.
Il percorso di certificazione ISO 9000 offre i seguenti vantaggi:
– incrementare l’attenzione ed il coinvolgimento del personale nel processo di miglioramento della Qualità
– prevenire gli episodi di non Qualità, migliorando l’organizzazione del lavoro
– migliorare i livelli di efficienza e sicurezza delle attività
– individuare e/o migliorare gli strumenti per il controllo dell’uso delle risorse
– rafforzare la propria immagine nei confronti dei clienti di riferimento e degli altri portatori di interesse (Stato, Regione)
– portare vantaggi al cittadino/paziente sia dal punto di vista del miglioramento dei processi interni, sia da quello della trasparenza del rapporto tra la struttura e l’utente.
La certificazione si configura inoltre come leva organizzativa per ripensare i processi aziendali, è una spinta a recepire ed applicare la normativa senza ritardi e uno strumento per mettere ordine ed eliminare documenti inutili.
Il processo di mantenimento della certificazione risulta essere strategico poiché il supporto metodologico e progettuale del personale della struttura qualità nei differenti processi di cura, di assistenza e “trasversali” ha portato, attraverso una sempre maggiore integrazione con il personale medico e non, ad analizzare e quindi reingegnerizzare all’interno dei dipartimenti sanitari (anche con l’ASL e altri enti esterni) molte procedure e attività le criticità presenti dal punto di vista dell’efficienza e della gestione delle risorse. Ad oggi è certificata tutta l’azienda per un totale di 62 strutture.
La certificazione ISO9000 risulta essere strategica poiché presuppone l’esistenza ed il mantenimento, non solo nella forma ma anche nella sostanza, di un Sistema Qualità che orienti l’organizzazione al miglioramento continuo. Le verifiche periodiche dell’Ente esterno sono un prezioso elemento di stimolo e confronto sulle criticità rilevate. In passato l’investimento in termini di supporto tecnico e formazione necessaria per consolidare il sistema qualità è stato maggiore nelle strutture sanitarie rispetto alle strutture amministrative e di staff. Recentemente, su iniziativa del Direttore Amministrativo Aziendale si sono intensificati gli sforzi per introdurre la logica di processo, l’approccio culturale al lavoro di squadra e l’orientamento al risultato anche in queste aree.